Oggi è il giorno dei funerali di Oriana, la 14enne travolta ed uccisa da un’auto. I compagni di scuola, si stringono nell’ultimo addio.
Addio Oriana. I compagni di scuola della ragazza, lanciano rose bianche sul feretro. Oggi, 11 Giugno, è il giorno degli ultimi, strazianti saluti, per la ragazza travolta ed uccisa da un’auto. I funerali di Oriana si sono tenuti presso la basilia di San Sigismondo di Rivolta D’Adda.
Oriana muore mercoledì scorso, sotto lo sguardo attonito della madre. Il sacerdote ha dedicato un’ultimo ricordo alla dolce ragazza, rimembrando l’intensità dei suoi anni e di come questa abbia vissuto la sua brevissima esistenza.: “Molto poteva esprimere ancora Oriana, ma ciò che di lei rimane, permette ad altri di vivere”.
Ma cosa è successo, di preciso, quel maledetto mercoledì? La ragazza si trovava fuori dal Liceo Scientifico Giovanni Gandini. Improvvisamente, viene investita da un’auto. Il crash è stato deleterio ed irreversibile per la giovane. Oriana si stava recando alla festa di fine anno, ed invece si è ritrovata sbattuta via da un’auto, a dieci metri di distanza dall’impatto.
Una tragedia agghiacciante
Rabbrividisce ed inquieta ad un tempo, il pensiero che la madre della giovane abbia assistito alla tragedia. La donna, inerme, non ha avuto modo di intervenire.
Alla guida del mezzo che ha stroncato la vita di Oriana, un anziano semplicemente sbadato, che non si sarebbe accorto di nulla. L’uomo è risultato negativo ad approfondimenti clinici, in merito all’eventuale uso di sostanze stupefacenti.
L’anziano è tuttora sotto evidente shock. Risulta indagato per omicidio colposo. I medici del 118 sono intervenuti subito dopo l’impatto, ma la violenza dello scontro, ha inflitto alla giovane ferite non marginabili. Per Oriana, non c’è stato nulla da fare, nonostante il trasferimento d’urgenza in ospedale.
I genitori della ragazza, avrebbero acconsentito all’espianto dei suoi organi.
La Preside della scuola di Oriana, insieme ai compagni, ha dedicato molti messaggi alla ragazza: “La nostra ragione non comprende e le nostre parole non riescono a esprimere l’immenso dolore che proviamo”.